Blog di laliadivi

Pensieri e Poesie

A occhi chiusi

eroticoMi sono persa nella profondità del tuo sguardo, immersa nei meandri nascosti alla vista, smarrita nell’abbraccio dell’anima, ho accarezzato la meraviglia di quella superficie con delizia di gesti leggeri e sinuosi. A occhi chiusi ho seguito la mappa d’inchiostro, con mano ho sfiorato l’abisso, condanna e libertà, in quel luogo ho toccato la vetta più alta.
Laura Di Vincenzo

Follia

veroNon è follia questo desiderio, che si espande fino alla radice di un pensiero febbrile, che dilania la mia anima fino nel profondo; ebbra mi aggiro in un angolo distratto di questo eterno sentire. Ti sento dentro tanto da patire male nel muscolo che batte senza tregua togliendomi il respiro. Nello spirito che si fa carne, nella smania di sentire le tue labbra bruciare sulle mie, nelle mani lambire ogni centimetro di pelle, e i corpi fondersi in un unico ente materiale nell’esaltazione di ogni spasmo, in ogni voluta tracciata nell’affresco di un ineffabile piacere. Sei morte nell’abbandono dell’anima dal corpo e vita nel risveglio di appagato delirio.

Laura Di Vincenzo

Indomita voluttà

OCCHIIndomita voluttà,

astrusa

come il tempo

contro il tempo,

ramata di ruggine ferrosa,

affissa alla parete vuota.

Tra le crepe

resta

solo il chiodo.

Laura Di Vincenzo

 

mareSei così lontano dal raggio visivo che nulla appare nella luce vivida che beffeggia la luna.
Laura Di Vincenzo

manoSei rimasto intrappolato in quel flusso di emozioni che inondano le vene, in quell’intricato e misterioso percorso che non conosce uscita, al limite di un febbrile tormento.

Laura Di Vincenzo

animeTi scrivo nell’intimità di un pensiero che esula da questo freddo foglio, che varca lo spazio di quei meccanismi che regolano istanti di vita, che scivolano inesorabilmente sull’asse inclinato dell’esistenza. Ho dato a te il volto dell’Amore e alle parole il compito di tratteggiare e poi marcare ogni emozione di alata bellezza. Dell’essenza del tuo essere ho nutrito la mia anima, lasciandomi accarezzare da un raggio di sole che riverbera come metallo lucente tra gli alberi, disegnando ghirigori nello spazio che i miei occhi distrattamente osservano, giochi di luce lontani dal buio dei miei pensieri. Il tuo pensiero di luce è necessario alla mia anima inquieta. Sempre lì ad ascoltare la ragione, un martirio di queste ore inferme, bruciate nella consapevolezza di non riuscire a salvare me stessa dalla prigione in cui, inconsapevolmente, mi sono rinchiusa. Come trovare la chiave per evadere, per raggiungerti oltre la stanza immaginaria del sogno dove costantemente vivi. L’unico luogo in cui riusciamo a incontrarci, eludendo qualsiasi cosa, a sentire l’appartenenza. Il luogo magico dove le nostre anime s’incontrano; lì ho udito il tuo richiamo, tra voci che bisbigliano parole e si confondono con i canti notturni che si propagano tra i fili delle antenne, a tracciare le vie del disincanto nel riflesso delle insegne luminose. Ho compresso frammenti di realtà sulla punta della penna, veicolato sensazioni sui vagoni di binari morti per non sentirmi strangolare dalle ore, vestito l’attesa di speranza. Ho camminato scalza tra i dedali del tuo cuore, assecondando i passi ovattati per non fare rumore, nell’incoscienza dei battiti di un cuore in accelerazione. Nell’energia che attraversa l’etere, sfidando ogni logica, per chiudere quel cerchio che da senso al mio tempo nel tuo tempo.
Laura Di Vincenzo

Il potere delle parole

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Il potere delle parole è grande, il mezzo che ti permette di arrivare in qualsiasi luogo, di creare situazioni vere o immaginate, di sfiorare l’infinito e di precipitare nell’oblio. Riescono ad arrivare nei meandri più oscuri delle coscienze, nelle oasi delle anime, secondo il messaggio che si vuole trasmettere. Si lasciano guidare lungo cammini di soli, di bui, di pioggia, di sale e sempre lì, con urgenza, che spingono affinché si fermino per sempre. Noi, autori, siamo i custodi di voci che raccogliamo per poi trasformarli in parole. Siamo gli altri e noi stessi, siamo emozioni, siamo pennelli di colori nelle sfumature della vita. Mi nutro costantemente di parole, se leggo, mi lascio trasportare dalla magia d’espressione varcando, con umiltà, la soglia del dipinto che si apre ai miei occhi, ogni scritto è un dipinto. Se scrivo lascio che la mia penna scorra in un fiume d’inchiostro, che lasci il segno, che esca con la stessa intensità con cui l’ho partorita, siano, i miei, passi tra sterpaglie o giardini fioriti, verità o fantasie, esprimeranno sempre la mia libertà.
Laura Di Vincenzo